Ferrari

Anche nel 2020, per il secondo anno consecutivo, la Ferrari conquista il titolo di marchio più forte al mondo. Una classifica che valuta i 500 più importanti brand del pianeta: Ferrari è davanti brand quali Coca Cola, Disney e Rolex e ha un valore stimato in 9,1 miliardi di dollari. E pensare che tutto nacque in tempi relativamente recenti (pensando ovviamente alla media delle case automobilistiche) quando Enzo Ferrari fondò la sua azienda a Maranello nel 1947. Da subito Ferrari volle produrre vetture prestigiose, molto prestazionali e strettamente imparentate con il mondo delle competizioni, che vedeva la scuderia Ferrari in prima linea già da parecchi anni. Innumerevoli le vittorie e i successi sportivi: le Ferrari hanno trionfato sulle piste di tutto il mondo in ogni ambito e categoria. Un palmares irripetibile per la quantità e la qualità dei trofei vinti.

Tutti sanno che il  simbolo ufficiale della casa emiliana è un cavallino rampante: deriva da quello usato durante la Prima Guerra Mondiale dall'aviatore italiano Francesco Baracca e che venne ceduto a Enzo Ferrari dalla mamma dell’aviatore. Il campo giallo, dove è raffigurato il cavallino, riproduce il colore dello stemma di Modena. Dal 21 luglio 2018 l'azienda è guidata dal ceo Louis Carey Camilleri, mentre John Elkann è il presidente.

La prima vettura a nome Ferrari fu la 125 S che debuttò in gara a Piacenza l'11 maggio del 1947 guidata da Franco Cortese. Due settimane più tardi, la prima vittoria a Roma. Nonostante i grandi successi sportivi, la Ferrari negli anni a seguire subì una serie di crisi dovute a svariati fattori, fino a che nel 1963 Henry Ford II decise di acquistare il marchio. Ma tutto svanì quando Ferrari pose una sola condizione non negoziabile: il controllo completo della squadra corse. La rottura delle trattative causò parecchi problemi a Ferrari fino a quando nel 1965 intervenne la Fiat entrando nell’azionariato Ferrari. Dal 1969 Ferrari ufficialmente faceva parte del gruppo Fiat, ma Enzo Ferrari poteva conservare la totale autonomia del reparto corse.

Quando Enzo Ferrari morì nel 1988, il pacchetto azionario divenne per il 90% del Gruppo Fiat, mentre la parte restante andò al figlio Piero Lardi Ferrari. Il resto, più o meno, è storia attuale e se è vero che il mito della Ferrari nasce e si sviluppa nel mondo delle competizioni, è altrettanto incontestabile che le supercar stradali di Maranello hanno lasciato un segno indelebile nella storia delle auto sportive. Un elenco lunghissimo di GT di ogni genere e tipo in molti casi caratterizzate da quotazioni da capogiro. Soprattutto a distanza di molti anni dalla loro uscita di produzione. Del resto, se Ferrari è il marchio più”forte” del mondo un motivo ci dovrà pur essere...

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